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Alfio
Antico
SUPRA LU MARI DI ALFIO
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Ed
eccoci al secondo lavoro del pastore musicista di Lentini, un lavoro
sicuramente più consono alle sue attitudini musicali e più
in linea con le sue radici culturali.
SUPRA MARI è il disco che ci offre immediatamente il
sapore di agreste, tipico della sua storia. In copertina gli enormi,
ben disegnati e "colorati" piedi di Alfio sovrastanti i
suoi altrettanto enormi ed inconfondibili tamburi. |
Ne
ha costruiti oltre 70 di tamburi e la magia dei loro suoni viene impregnata
dalle simbologie e dai segni che Alfio intarsia sulle sue creature, strumenti
che sanno parlare, oltre che suonare. Ricordiamo il primo di tutti i tamburi,
quello che Alfio costruì utilizzando la pelle di una delle sue
pecore più amata, Barulè, restituendole così voce
e vitalità.
Per gli uditi più raffinati ed allenati non sarà difficile
riconoscere il suo unico tocco, la sua mano e la sua intensità.
Le sue grandi mani, come i suoi piedi, solcano itinerari ben chiari: la
semplicità, la maestria, il fascino della storia passata intrisa
di scenari ricchi di calore, genuinità e semplicità.
Negli ultimi anni abbiamo già detto di Alfio, dei suoi trascorsi
e delle prestigiose collaborazioni
oggi ci preme parlare di questo
suo lavoro che sembrerebbe essere la realizzazione dei suoi più
intimi desideri artistici.
SUPRA
MARI è la messa in musica delle sue fiabe, dei suoi ricordi,
delle sue emozioni strettamente connesse alla natura, alla terra.
Evocata la nonna Ciuzza, colei che suonava appassionatamente il tamburo,
"mortu, spillatu, scurciatu e senza vuci, canti stradi stradi
comu nu spiritu", e incitava Alfio affinché suonasse anch'egli
dicendogli che, se nel buio della notte avesse avuto paura della solitudine,
era sufficiente suonare per farsi compagnia, per scacciare i fantasmi.
Evocata la madre avvolta nelle meraviglie della sua campagna. Si narrano
inoltre filastrocche, storie che gli anziani inventavano per far divertire
i bambini qui musicate in forma di pizzica o di canti gioiosi; e non
può mancare la ninna nanna. |

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In
questo suo ultimo lavoro Alfio ha costruito una realtà consona
alle sue radici grazie anche ai valorosi musicisti di cui si è
attorniato facendo delle sue favole e dei suoi versi poesie a volte senza
tempo, a volte aliti di vento.
Ritroviamo Amedeo Ronga, da sempre contrabbassista di fiducia;
sono inoltre presenti le percussioni di Sandro Pippa ed i magici
strumenti medievali e mediterranei di Luigi Polsini. Sarà
un vero piacere ascoltare la voce rude e sincera di Alfio accompagnato
da viella, lira, saz, ciaramella, disco armonico.
SUPRA MARI, volando sui mari dei suoni di Alfio, le Georgiche del
2000

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