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NEOTARANTISMO, IL RITMO DELLA VITA
di Fiorella
Basile
Atmosfera accogliente allinterno
di un antico spazio in tufo nella libreria Le MuSe di Bari
per la presentazione di un libro attuale quanto inatteso: Netorantismo,
pizzica, transe e riti dalle campagne alle metropoli di Anna Nacci.
Sociologa, musicista, scrittrice, ideatrice e conduttrice della trasmissione
radiofonica Tarantula Rubra anche dellensemble musicale
di cui la stessa fa parte, la Nacci si interroga e cerca di illustrare
un fenomeno affascinante quanto complesso come quello della musica popolare.
Con lautrice il dott. Guglielmo Campione e il dott. Jo Kasongo,
medico e studioso degli stati alterati di coscienza. Fulcro del dibattito
il fenomeno del neotarantismo inteso come ritorno dei riti, in una duplice
quanto opposta visione, come tentativo di ricercare unidentità
da parte di una umanità ormai lontana dai degni del passato, dalla
musica dellanima, ed una scappatoia, un aiuto per abbandonare gli
angusti confini dellio e sentirsi parte di un tutto. Neotarantismo
è un neologismo creato per indicare in fenomeno sociologico sempre
più presente nella nostra cultura soprattutto fra i giovani.
Esso indica latteggiamento di chi ascolta e soprattutto balla, impossibile
infatti scindere i due aspetti, la musica attarantata. Importante
è infatti osservare con occhio di sociologo e non con occhio di
mercante le manifestazioni che di questa musica fanno il loro vessillo.
Una su tutte La note della Taranta, appuntamento culturale
salentino articolato in concerti, stage e corsi di musica, che ogni anno
attrae decine di migliaia di persone da tutta Italia e dallestero.
Attraverso il libro della Nacci si parte dalla nascita di questa musica
con contributi fotografici di pregio delletnodocumentarista L-DI
Gianni, di A. Romano per le foto sul brigantaggio ( i briganti utilizzavano
il canto per esorcizzare la paura), del sociologo A. Melis sulla danza
sarda.
Il libro si sviluppa allora su differenti direttrici, muovendosi in ambito
medico-terapico, pagano e di forte attrattiva giovanile. A porre laccento
sul lato medico sia il Dott. Campione che il Dott. Kasongo. Tutta la musica
ed in particolare questo tipo di ritmo ( la pizzica si sviluppa in 12/8),
non possono non evidenziare laspetto ossessivo, di ripetizione di
moduli musicali, de reiterazione che provoca effetti di transe.
La transe cui si va incontro può acquisire allora oltre al solito
aspetto magico, una visione scientifica. Molti infatti gli studiosi che
hanno cercato di spiegare scientificamente tale fenomeno, uno su tutti
Rouget, che con la sua opera Musica e transe ha condotto uno
studio sulle modificazioni dellelettroencefalogramma causate dalla
musica. Importante osservatorio sul ritmo viene allora dal contributo
al dibattito del Dott. Kasongo, portavoce delle tradizioni africane.
Egli sottolinea laspetto terapeutico sì della musica, ma
anche il suo forte legame con la quotidianità, la musica infatti
nella sua cultura non esula dalla normalità forse anche per lequilibrio
e la sintonia che la popolazione africana possiede nei confronti della
terra, delle tradizioni, dei suoni della natura e quindi del ritmo musicale.
In Occidente invece il percorso è stato più volte ostacolato.
La Nacci ripercorrendo infatti il cammino dal tarantismo al neotarantismo
si imbatte nei pregiudizi, nellimmagine negativa che questo tipo
di musica ha rappresentato per la popolazione italiana col passare degli
anni.
Pizzica, tarantella, tammurriata sono state abbandonate vuoi per una forte
opposizione della Chiesa che vedeva in queste forme musicali un ritorno
al paganesimo, ad un cattivo paganesimo, vuoi per limmagine negativa
di qualcosa che fosse legata alla cultura contadina.
Oggi i pregiudizi sembrano sopiti.
Sebbene siano state per prime le case discografiche tedesche e francesi
a riesumare questo tipo di musica, oggi anche in Italia si
assiste ad un fenomeno contrario rispetto al passato.
Laccoglienza e la curiosità per la musica e la danza popolare,
si diffondono presso tutta la popolazione senza distinzione di età
o di ceto sociale, attraverso scuole di musica e ballo, ma anche studi
universitari in risposta al fenomeno spiazzante della globalizzazione.
A tutti i curiosi e gli studiosi si rivolge dunque il libro di Anna Nacci
che contiene in allegato un cd con i brani degli artisti più significativi
dagli anni 70 ad oggi.
160 pagine, prezzo 18 euro, in distribuzione presso tutte le librerie,
edito da Stampa Alternativa.
Fiorella Barile
BARI SERA lunedì 11, martedì 12 ottobre 2004
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