Tarantula
Rubra chi č? Musica e interviste
Transe
Tarantismo e NeoTarantismo
Segui Tarantula Rubra
Rassegna Stampa
Galleria
Fotografica
In Rete |
“TARANTULA RUBRA”,
LA MUSICA DEL CUORE
di Gilda
Camero
Chissà per quale magica
alchimia, forse per quel richiamo alle radici, alla primordialità
della terra, ma ci sono musiche che arrivano direttamente al cuore, ne
spalancano antri misteriosi, lo fanno vibrare, danzare di sentimento.
Così come è successo per la musica di Tarantula Rubra in
Vallisa a Bari per il festival Soul Makossa. Magica alchimia che ha visto
intrecciarsi voci e suoni in un mare sonoro, il mare nostrum che sconfina
nellAfrica, in un Mediterraneo che mescola linguaggi, tradizioni
e culture, in una osmosi mai omologante.
E la voce è quella di Anna Nacci, in un concerto dedicato alla
Palestina, che viaggia musicalmente riproponendo alcune melodie salentine,
pizziche che rievocano storie di amori e passioni. Storie de core.
E ancora canto, quello del polistrumentista Guido Sodo, il canto di un
sud dal fascino millenario in cui il suono diventa significato, e la lingua
suono, insieme di suoni: dalla tarantella di Sanicandro a quella tradizionale
del Gargano, per rievocare i ritmi ancestrali, ritmi che davano inizi
ai riti collettivi dello stare insieme, ad un ballo identificato come
momento aggregante di una collettività.
Un canto esaltato dal violoncellista albanese, Redi Hasa, che unisce sonorità
orientali a quelle salentine, dal flauto, dalle note speziate di Marco
Tuma, dai tamburelli di Cosimo Pecere e del piccolo Daniele Ceglie, un
enfant prodige. E ancora voce che fluttua, quella di Rocco Capri Chiumarulo,
capace di elettrificare laria, sintesi di forza ed eleganza, a riproporre
brani splendidi come La buona sera e frammenti poetici di
rara bellezza, duettando con Anna con cui ha ricordato la bella fiaba
della infanta volante, morsa dal ragno.
Il viaggio prosegue con una canzone calabrese, che narra di un fazzoletto
damore mandato come pegno ad una donna dal suo innamorato e con
il canto dei sanfedisti.
Melodia trascinanti che spingono il corpo al movimento, che ridisegnano
geografie dellanima, profondamente legate al nostro dna. Al dna
di ogni uomo e del suo eterno battito.
Gilda Camero
Bari Sera, lunedì 11 martedì 12 ottobre 2004
|