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Tarantismo e Neotarantismo in Internet Il Tarantismo era quell'antichissimo fenomeno che ha coinvolto per millenni tutto il bacino mediterraneo, ma ecco oggi il NEOTARANTISMO, vale a dire un neologismo che identifica un fenomeno osservato da pochi anni a questa parte. Pare sia un movimento abbastanza ampio e diffuso e che esprima il bisogno di musica "altra" per nuovi rapporti comunicativi e relazionali, per un desiderio di liberazione (proprio come quello del suo avo, il Tarantismo), che oggi però non è più connotato da sofferenze e vergonga, ma da voglia di essere insieme, che dichiara di essere nettamente contrario ad un processo di globalizzazione, di un livellamento culturale, alla cancellazione delle diversità. Questa è solo una parte di quello che potrete trovare visitando www.tarantularubra.it, il sito redatto da Anna Nacci, sociologa, scrittrice e musicista, nonché conduttrice dell'omonima trasmissione radiofonica in onda per una emittente romana. Sempre nello stesso sito si leggeranno recensioni musicali aggiornate quindicinalmente e nella pagina "TRANSE" utili indicazioni bibliografiche per chi conosce poco il Tarantismo ed il suo "figlioccio", il Neotarantismo. Di quest'ultimo se ne consiglia l'approfondimento leggendo gli atti del convegno tenutosi a Roma lo scorso 3 febbraio, con la presenza di GEORGES LAPASSADE, fra i più grandi studiosi europei degli Stati Modificati di Coscienza. Inoltre sul sito www.tarantularubra.it si potrà leggere dell'iniziativa UN FILO PER BAGHDAD, vale a dire la partecipazione di TARANTULA RUBRA al Festival di BABILONIA come coordinatrice musicale della delegazione italiana. Per l'occasione è organizzata una raccolta di aiuti umanitari contro l'embargo che in 10 anni ha già causato 2.300.000 morti. Si stanno raccogliendo infatti strumenti sanitari oltre che materiali per un'infanzia a cui è negato il diritto alla creatività, alla fantasia, al gioco. La raccolta si chiude il 14 settembre.
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