"Neotarantismo",
un neologismo coniato osservando un fenomeno
che coinvolge larghe fasce di persone
dislocate su tutto il territorio italiano (e non solo).
Un
movimento che esprime il bisogno di musica "altra",
per nuovi rapporti comunicativi e relazionali,
una domanda di danza catartica
fruibile oltre i suoi connotati storici
legati alla sofferenza e alla vergogna.
Il
bisogno, rilevabile in ogni epoca,
di liberazione dagli affanni quotidiani
e dalle oppressioni di varia natura
espresso ancora e grazie alla musica e alla danza.
Contro
la globalizzazione, il livellamento culturale
e il tentativo di cancellare le diversità
attuati dai mass media
giunge una forte risposta dal basso.
Ed
ecco folte masse di giovani e meno giovani
che affollano piazze, centri sociali, pub, teatri
e qualsiasi altra struttura
che proponga concerti di musica popolare,
tra cui la pizzica che innesca momenti di danza collettiva.
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Atti del Convegno di Roma
...dal primo convegno dal tema "Tarantismo e Neotarantismo",
presentato da Tarantula Rubra,
che si è svolto a Roma il 3 e 4 febbraio 2001,
ha visto al tavolo dei relatori...
Si
è parlato di...
- Riti gnawa e neotarantismo -
- Identità locali e pensiero meridiano -
- Esiste solo il tarantismo nel Salento? -
- La pizzica fra tradizione e modernità -
- Il sogno della taranta -
- Tarante, musiche e danze nel 2001 -
- Le leggi della tarantella -
- Tarantismo e neotarantismo, ricerche sul campo -
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