![]() |
![]() |
Sulla transe
La cosiddetta botta, peraltro, è un gesto essenziale nella tecnica dello strumento salentino: ancora oggi, nella didattica del tamburello, frequentemente collocata anche in ambito istituzionale (scuole comunali, seminari estivi, laboratori universitari), la prima azione che si propone è proprio la botta, il colpo forte al centro della membrana. E risulta essere, anche, uno dei dispositivi terapeutici più antichi e sicuramente documentati. [ ] [ ] le grandi signore del tamburello, perciò, appaiono come coloro cui è affidato lonere di condurre la danza della guarigione e celebrare la ritualità della morte. E agiscono con strumenti che sembrano giganteschi, di fronte al loro corpo minuto: si tratta senzaltro dei tamburelli di maggiori dimensioni, con diametro della membrana pari almeno a cinquanta centimetri, che consentono una botta imperiosa, quale era necessaria per scuotere e rianimare le donne sofferenti, e una più ampia escursione frequenziale. [ ]
Questi brani sono
tratti dal libro ------------------------
Se vuoi leggere altri testi, torna... in transe! |
. |
|
Scrivi a Tarantula Rubra: info@tarantularubra.it |