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ALLUCINOGENI E CRISTIANESIMO
Sappiamo tutti come andò a finire la storia: Adamo ed Eva mangiarono il “frutto” dell'albero proibito e vennero cacciati dall'Eden per essere diventati “simili agli dei” e perché non consumassero anche il frutto dell'Albero della Vita. Il consumo dei questo “frutto proibito” portò un nuovo livello di coscienza nei nostri antenati, simboleggiato miticamente con la coscienza della nudità. Chi redasse i racconti della Genesi era probabilmente a conoscenza della tradizione enteogenica, e perciò si guardò bene dal rivelare la natura del “frutto” della conoscenza: scriveva per gli iniziati, i quali sapevano perfettamente di cosa si parlasse, mentre i non iniziati, i “non degni”non potevano e non dovevano capire di che tipo di “mela” si trattasse. [...]”
“[...] La consumazione del mitico “Frutto” non come peccato ma come compimento originario dell'autocoscienza li rende “(...) nudi rispetto alla gnosi”; scoprirono cioè di “sapere che [prima] non sapevano” e di ciò si vergognarono. Il passo non ha bisogno di ulteriori commenti, il riferimento a sostanze allucinogene è quasi esplicito, l'ipotesi che tali sostanze abbiano contribuito nella filogenesi, alla formazione dell'autocoscienza, caratteristica esclusiva della specie umana, è per l'appunto solo un'ipotesi che non potrà mai essere dimostrata, ma giova ricordarsi di questa possibilità. [...]”
Questi brani sono tratti dal libro ------------------------
Per saperne di più: Tarantismo e NeoTarantismo
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