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ANDREA
SACCO SUONA E CANTA
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Cè
una voce che rischia di perdersi, una voce che non parla solo di
musica, ma anche di un sud antico e difficile, povero ed emarginato,
ma non per questo privo di forza e di libertà, mai povero
di spirito, di gusto picaresco della vita, di passione. Andrea Sacco
è diventato noto da quando, nel corro degli anni sessanta,
alcuni studiosi della musica popolare scoprirono il suo talento
e la sua storia, lo tirarono fuori da un destino di marginalità
e silenzio, e lo proposero allattenzione di un pubblico vasto.
Ma il nostro mondo ha continuato ad andare per il suo verso, quello
della commercializzazione di tutto, del consumo facile ed immediato,
della sostanziale disintegrazione di altre forme di vita, di altri
modi di vivere e cantare. [
]
[
[ In
una società contadina il musicista non è il divo dei
nostri giorni, una di quelle figura inseguite dai codazzi isterici
dei fans, un uomo, almeno nella maggioranza dei casi, legato alla
gigantesca macchina dello spettacolo e dellintrattenimento.
In una società contadina il musicista è un uomo posseduto
da un demone, che lo spinge verso unattività insieme
richiesta ed emarginata, ammirata e sospettata. Lartista è
tenuto a distanza, anche se prima o poi, di lui tutti hanno bisogno,
perché la musica fa irruzione nelle nostre vite soprattutto
per aiutarle a comunicare, a celebrare passaggi, i momenti in cui
le parole da sole non bastano e bisogna far partire le corde e i
tamburi. Per portare la serenata alla propria donna
è necessaria la mediazione del musicista, ma proprio questo
ne fa un uomo dotato di un potere di fascinazione che potrebbe usare
ai propri fini, uno sciamano necessario in tutte le feste comandate,
una figura indispensabile, ma inquietante. [
]
[
] E quel
mondo è duro e difficile, specialmente per chi come Andrea
Sacco non crede in unaltra vita, e non ha trovato tracce di
una potenza benefica nel momento del dolore e del pericolo. Per
fuggire dalle paure e dai lupi mannari servono molto più
i vecchi amuleti e la magia che non Cristo e la Madonna. Dietro
la facciata della fede ufficiale, emerge una religiosità
ancora più antica, quella contadina, con le sue potenze malefiche
e con armi di difesa, uguali e simmetriche, sud e magia per combattere
contro il rischio della fine del mondo. [...]
FRANCO CASSANO
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Il canto di Andrea
Sacco ha funzionato per anni allinterno di un gruppo sociale e culturale
ristretto, nei confini di Carpino.
Il canto di Andrea Sacco nasce prima della televisione e prima ancora
della radio, in un mondo povero e contadino, dove le arti visive sono
povere, e tutta lenergia ludica e creativa della comunità
si concentra nella voce di chi racconta e soprattutto di chi canta.
Il mistero della necessità e della forza del canto, che alcune
persone riconoscono nella voce di Andrea Sacco, viene anche da lì,
dallessere stato un tempo lenergia di un intero paese che
ruba al tempo totalizzante del lavoro qualche istante per il tempo della
festa.
Per anni, credo, Andrea Sacco ha suonato e cantato in contesti di festa
e non di spettacolo: nella festa non ci sono spettatori, cioè fruitori
o consumatori di prodotti artistici. Nella comunità dei carpinesi
che suonano e ballano a carnevale, o nelle serenate, ci sono sempre partecipanti,
a diverso titolo e grado, che partecipano allattività musicale
su un piano gerarchico comune a quello del cantore: i repertori appartengono
al noi, non al lui, e anzi spesso gli ascoltatori
svolgono una vera e propria funzione di controllo sul cantore: conoscono
i canti e i cantori, quindi ne riconoscono gli errori e premiano con le
emozioni che nascono la qualità delle esecuzioni.
Nellatto della musica e del racconto, la tradizione cristiana valorizza
decisamente la parola, mentre la tradizione africana sembra dare preminenza
agli aspetti ritmici e alla forma della voce. Carpino, meridione contadino
che intreccia paganesimo e cristianità, sembra essere un territorio
di confine tra questi due mondi. [
]
ENRICO NOVIELLO
Questi brani sono
tratti dal libro
Andrea Sacco suona e canta di Enrico Noviello, Edizioni
ARAMIRE, 2005
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Questi brani sono stati tratti
dal libro "Andrea Sacco suona e canta", se vuoi leggere altri
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