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Dietro la tammurriata nera
Questi
influssi connessi a fenomeni sincretici avvenuti a molti secoli (talora
a millenni) di distanza fra loro hanno portato ad intrecci che soltanto
in termini di polisincretismi possono essere adeguatamente analizzati
e spiegati; ciò è avvenuto fra le due coste del Mediterraneo
come, per altro verso, fra le due coste dell'Atlantico. [
]
l'islamizzazione genera una nuova egemonia ma non sradica quelle realtà,
né tantomeno quei sincretismi che, anzi, attraverso il fiorire
della rete di interazioni in ambito islamico possono addirittura consolidarsi
e ricevere nuova linfa, ad esempio dalle regioni saheliane. [ ] Quando le genti del nord, franco germaniche (ossia Normanni, Franchi, Burgundi ed altri), si abbattono sul Mediterraneo e diventano i motori dell'attacco alla koinè musulmana ma anche alle società cristiane mediterranee ( da Costantinopoli alla Provenza, dall'Italia del sud alla Liguria) inizia il ripiegamento della cultura islamica in ambito europeo su posizioni di subalternità dinanzi alle forze neoegemoni, ma ciò non comporta la sparizione assoluta né degli elementi propri di quella cultura, né di quelli già polisincretici che essa contiene, cosicché la cultura musulmana sotto i "cattolicissimi" sovrani iberici o sotto i nuovi dominatori della Sicilia e del sud d'Italia si fa criptica, sincretica, con sé e dentro di sé continua a portare quella berbera e quelle dell'Africa subsahariana. Le prime percussioni di cui si ha notizia giungono in Europa con il fiorire dei traffici mediterranei in età classica, attraverso la mediazione fenicia, cartaginese e greca, a parte le eccezioni a cui si è accennato, sono strumenti utilizzati già nei territori extraeuropei mediterranei essenzialmente per segnalazioni, sia negli eserciti, sia per mantenere il ritmo dei vogatori sulle navi, esigenza particolarmente importante quando appaiono le grandi imbarcazioni a più ordini di remi di difficile coordinazione; attraverso la penetrazione delle culture delle sponde sud ed est del Mediterraneo, prima, e le colonie greche e poi soprattutto l'espansione romana su quelle coste, poi, i tamburi si diffondono in questo preciso ambito funzionale, in Europa. Nelle regioni mediterranee extrauropee e tanto più in quelle africane a tale categoria di funzioni degli strumenti percussivi se ne affiancavano molte altre, incluse quelle di tipo rituale, che prevedevano varie tipologie di strumenti di questa classe.
SILVIO MARCONI, "DIETRO
LA TAMMURRIATA NERA"
Tarantismo e Neotarantismo: quali affinità? Questi brani sono stati tratti da "Dallo sciamano al raver", se vuoi leggere altri testi, torna... in transe! |
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