Tarantula Rubra chi è? |
Le divinità solari dell'antica Europa
[...]Fra fertilità e forze ctonie può essere individuato un nesso non meno plausibile di quello che lega il sole alla fertilità. Il seme pare infatti giacere addormentato, o privo di vita, nel ventre della terra, fintantoché non viene stimolato e attivato dal tepore del sole. Molti culti celtici, e in particolar modo quello delle dee madri, non si occupano soltanto della prosperità in questa vita, ma anche della resurrezione o della rinascita dopo la morte. Il complesso rapporto fra sole, fertilità e morte, si manifesta nelle rappresentazioni in cui la divinità solare è associata al serpente. L'arte e le credenze greco-romane e celtiche attribuiscono al serpente un ruolo ambivalente. Il cambio di pelle tre o quattro volte l'anno, l'aspetto fallico, il lungo e intricato accoppiamento, il duplice pene del maschio, e la prolificità della femmina, ne fecero un simbolo di fecondità e rinnovamento, mentre il movimento sinuoso e ondulato suggerì immagini di tipo acquatico. D'altro canto, questa creatura prevalentemente terrestre, amante dei più angusti anfratti, velenosa, carnivora, e inesorabilmente veloce nel colpire la vittima, ben si prestava a incarnare le tenebre e la morte, tanto che, come vedremo più avanti, l'immagine del serpente fu talvolta chiamata a rappresentare la negatività stessa, contrapposta alla positività delle forze celesti. Tuttavia, in altre raffigurazioni essa appare accanto al dio del sole, in quanto simbolo della vita e del rinnovamento, o ad altre dinività taumaturgiche femminili, quali Sirona, anch'essa legata al tema della fertilità, e simboleggiata talvolta dall'immagine delle uova. [...]
Questi brani sono
tratti dal libro ------------------------ ------------------------ Per saperne di più: Tarantismo e NeoTarantismo
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