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IL SOGNO
SULLA ROCCIA
[...]
"Sono decine e
decine le sostanze allucinogene presenti in natura in forma di piante
in genere di basso fusto e di succulente, di radici, di funghi e i dati
archeobotanici non lasciano dubbi sulle loro origini arcaiche e multimillenarie.
La loro diffusione è universale con l'ovvia esclusione delle zone
di ghiacci perenni, il loro uso è altrettanto con la sola esclusione,
a mio avviso improbabile, del continente australiano; per motivi climatici
circa il 70% di queste sostanze è concentrato in America latina,
il loro consumo in genere era ed è legato a motivazioni rituali
magico-religiose, culturali o terapeutiche con l'ovvia eccezione della
cannabis che si presta all'uso ludico e popolare (
). È quasi
inutile sottolineare, ma forse è meglio farlo, che queste sostanze
nulla hanno a che fare con le sostanze d'abuso, le cosiddette "droghe",
i loro effetti sono parzialmente imprevedibili, sono aspecifiche, provocano
rapida tolleranza, ovvero non sono possibili esperienze ravvicinate nel
tempo, quindi è esclusa ogni forma di dipendenza; l'uso per finalità
ludico-ricreative è perlopiù limitato al contesto culturale
occidentale ove la loro diffusione, oggi percentualmente limitata, è
cominciata verso la fine degli anni sessanta con la cosiddetta 'rivoluzione
psichedelica. [...]
"[
]
L'anno 391 che segna la fine di Eleusis, decreta anche simbolicamente,
l'eclisse in Europa di ogni cerimoniale iniziatico, pubblico e ufficiale,
fondato sull'uso assai probabile di sostanze allucinogene.
Sono trascorsi solo 79 anni dalla battaglia di Ponte Milvio che vide l'imperatore
Costantino trionfare su Massenzio e che costituisce l'inizio dell'espansione
politico-religiosa di un culto aggressivo e settario che da anni ha preso
piede a Roma. Proveniente dalla Palestina ed innestato sul giudaismo ebraico,
è un culto centrato sull'esaltazione della sofferenza e di un sacrificio
umano, sull'espiazione anche fisica dei peccati, alcuni dei quali, relativi
alla sessualità, sono del tutto sconosciuti come tali alle popolazioni
che vivono a Roma e sotto l'Impero. L'espansione di questo culto che si
richiama al Chrestus e di cui non vi è documentazione ad eccezione
degli atti della religione medesima, è avvenuta per diversi motivi:
il culto privilegia gli interessi del gruppo e della sua ferrea organizzazione
a scapito dei singoli, razionalizza e semplifica la visione religiosa
del mondo dai molti Dei ad un unico Dio, promette paradisi e vita eterna
a chi accetta le sue regole; ad esso, sia pure in posizione di sottomissione,
partecipano anche le donne che erano escluse dai riti mitraisti, è
tollerante nei confronti dello schiavismo, vero motore dell'economia di
quei tempi, dunque non intacca l'ordine costituito di cui anzi si fa paladino.
[...]"
Questi brani sono
tratti dal libro
Il sogno sulla roccia - Visioni della preistoria
Fulvio Gosso, Peter Webster- Edizioni Altravista, 2011
http://
www.edizionialtravista.com
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