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NO WAR !
RICOSTRUIAMO UNA CAPACITA' CRITICA, SPEGNIAMO LA TV.
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Tarantula Rubra invita a spegnere le televisioni che continuano ad imperversare nelle nostre case in maniera terroristica e faziosa, soprattutto a ridosso degli ultimi evento bellici che vedono l'Occidente belligerante nei confronti del Medio Oriente. Qualche tempo fa si affermava che i media fossero dipendenti dal potere politico; oggi è più corretto parlare di potere economico e politico che riscuotono consenso grazie alla manipolazione dei media. Per
loro natura i mass media, ed in particolar modo la televisione, operano
inducendo i riceventi ad una accettazione acritica del messaggio rivelando
un potenziale di manipolazione che porterà ad una passività
funzionale, alla inibizione della capacità critica, della creatività
e all'accettazione di valori assolutamente impropri. Sempre
per loro natura i mass media portano ad un intimismo individualista
che promuove l'atomizzazione delle motivazioni personali, sempre più
relegate nella sfera del privato. Quindi oggi la tv vuole globalizzare le emozioni previa una loro esasperazione, perché vivere una vera emozione garantirebbe la veridicità dell'informazione, in barba al potenziale critico, analitico e costruttivo. Accendere il televisore rappresenta così il vero e proprio inizio della celebrazione di un rito, di una funzione religiosa, rivestendo l'apparecchio il ruolo del celebrante e captando l'attenzione dei sensi, ma meglio sarebbe parlare di inviato speciale di un ente supremo. Non importa poi valutare la veridicità dell'informazione: la verità è, in quanto le immagini e le parole producono vere emozioni, perché vi è un apparente punto di unione tra un avvenimento (magari lontanissimo) ed il proprio agire emotivo, i propri sentimenti. (Tutti gli altri media saranno delle filiali della chiesa madre). E il "fedele"/fruitore si sentirà, illusivamente, informato. Alcuni fra i più efficaci meccanismi di difesa del nostro inconscio sono il poter evitare, quindi il rifiuto di essere coinvolti in argomenti penosi in quanto connessi agli impulsi aggressivi; e il diniego, ovvero il rifiuto di accettare la realtà di un qualcosa che possa generare ansietà. Ebbene, la tv globalizzata cerca di scardinare profondamente i suddetti meccanismi di difesa indebolendo, rendendo più vulnerabile il fruitore. Gli odierni telegiornali, talk show e spazzature daranno l'illusione di fare TELEVISIONE VERITA', (perché vedere significherebbe capire). Ma certamente NON vedere significa non capire, e oggi la censura è più che mai strumento principe dei mass media.
Quante immagini realmente informative inerenti alle guerre ultime sono state trasmesse? (per quella in Afghanistan ci fu l'esplicito veto del presidente statunitense G. W. Bush). Quante immagini oggi non sono pilotate? Perché si vedono immagini di guerra che hanno come punto di ripresa sempre il mirino di chi spara e mai il punto di vista del bombardato? Vengono efficacemente destrutturati quei meccanismi difensivi che erano il diniego, il poter evitare, e siamo tutti più deboli e facilmente conquistabili dalle nuove atrocità televisive; oltre che imboniti da fandonie e mistificazioni. Constatiamo che i media, più che essere fedeli o infedeli alla realtà, la ricreano secondo regole essenzialmente e particolarmente funzionali al sistema. Tanti di noi oggi si sentono depressi senza riuscire a comprendere che la causa di tali depressioni sono le immagini televisive che impazzano dall'inizio dell'invasione occidentale in Iraq. Ma
l'utente ha cominciato a dirigersi verso i valori che proprio globalizzazione
economica e televisiva hanno cercato di cancellare
Tarantula Rubra, Roma, 2003 |
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