
LETTERA AL SIGNOR
ABBATE ANGELO VECCHI
DI ANDREA PIGONATI
Napoli 28 settembre
1779
STIMATISSIMO AMICO,
Volete, che vinformi di quello, chio credo del Tarantismo?
Eccomi a soddisfare alle vostre premure. Ancorchè fu di questo
assunto pel lungo soggiorno da me fatto in Puglia, abbia raccolti moltissimi
bei fatti, ed osservazioni, che esigerebbero tempo per distenderli,
io per compiacervi devo ristringere il tutto in una lettera.
[
] Molte persone, e fra quelle moltissime donne di ogni età,
sono in campagna sorprese da male, che lor minaccia ad ogni momento
la morte. Si osserva nellinfermo un abbattimento totale di forze,
delle propensioni solletiche ed inani al vomito, un aspetto cadaverico,
un languore di stomaco: gelida nè tutta la macchina, i
sudori freddi e gelatinosi, gli occhi fissi ed immobili; vedesi un annebbiamento
nelle pupille, e i polsi impercettibili sembrano indicare ad ogni istante
la morte. In questo stato sopra carri , o animali si portano nelle Città,
e Terre più vicine; e tuttaltro sovente si crede il male,
che Tarantismo. Si tentano perciò varj rimedj delarte Medica,
ma alla fine si ricorre alla musica. gli strumenti musicali de
quali si valgono, sono Violoncello, Violino, Chitarra, Tamburo, e Cornamusa.
Si provano diverse combinazioni di suoni, i quali dai pratici si chiamano
anche in lingua Pugliese Modi; e fra questi riesce, dopo tempo poco
o molto, di trovare suoni tali, che scuotono linfermo a muoversi,
ed anche a saltare dal letto, seguendo co passi il tempo musicale;
e così siegue il ballo per 8, o 10 ore al giorno, con poco riposo
e pochissimo vitto, e con discredito per le fanciulle, che vogliono
casarsi. Per quale motivo supporremmo noi, che tutto ciò sia
finzione, ed impostura? Lammalato, vero o finto, ne ha tutti i
titoli del danno anziché del vantaggio.
1.Questo rimedio del suono, che produce il ballo, non è un guadagno,
ma una perdita, per chi volesse fingersi attaccato dal Tarantismo, importando
per lo meno un dicato al giorno la spesa de suonatori, oltre la
paga del medico; e molti ballano per 4, 5, e 7 giorni; e nel tempo stesso
cessa per loro il lucro delle fatiche della campagna. 2. Il ballo delle
Tarantate, lungi dal render più belle e piacevoli le donne, schifose
le rende e sfigurate. Io ne ho vendute alcune che prima erano di mediocre
bellezza e pulizia, e che ballando faceano le più schifose operazioni
necessarie al corpo umano. 3. Guarite che sono la prima volta le persone
si vuole che loro ritorni il male dopo lanno periodicamente, e
ciò fino alla decrepitezza. [
] 4. Per le Fanciulle, e Vedove
questo male è un impedimento a casarsi, tanto per la spesa annuale,
che cagionano allo sposo, quanto perché si sfigurano, e sembrano
bruttissime durante lattacco del male. Perciò quelle, che
devono prendere marito, essendo attaccate dal Tarantismo, ballano di
nascosto nelle case de parenti, e lontano dalle proprie, perché
ciò non si risappia. [
]
È da notarsi, che in Taranto, ed in altri luoghi della Puglia,
sapendosi che una donna sia stata attaccata dal Tarantismo, e siane
stata guarita con un dato suono, per farle ingiuria, alla notte le fan
suonare quello stesso modo sotto la finestra, ed essa urla, e balla
contro sua voglia, ancorchè abbia impegno di non comparir tale.
Tra i fatti che conservo con autentici attestati de primi medici
della provincia di Lecce, ve nè uno accaduto ad un uomo
della Terra di S. Vito per nome Gio: di Tommaso, al quale assistè
il Dot. Fisico D. Giacinti Niccola Greco. Il fatto è de
più strani, mentre il male produsse allinfermo il priapismo,
accompagnato con tutti gli altri sintomi; onde per impedirgli che non
facesse movimenti troppo sconci, lo fecero ballare colle mani legate:
e dopo più giorni di ballo guarì.
[
] Il Sig. de Folard nel tom. 5. Lib.4 Cap.5. trattando della
musica degli antichi, cita la guarigione del morso della Tarantola,
che letto aveva nel Dizionario Universale. Egli era sicuro della virtù
della musica per molti mali; ma a volerla poi estendere fino alla Podagra
mi ha sembrato cimentar troppo lonore del rimedio.
La musica dovrebbe studiarsi da medici, dagli architetti, e da
ogni filosofo; e diffatti Vitruvio nel Lib.1 Cap.1 ne fa vedere i vantaggi
riguardo al medico, e allarchitetto. Gli effetti mirabili della
musicasi leggono fin dal tempo di Saulle. Della musica parlano Platone,
Aristotele, Dionigi di Alicarnasso, Diodoro, Pittagora, ed Aulo Gellio,
e questi fa pur menzione di Medici Musici. I l tempo e le barbarie ci
hanno privato della musica de Greci, onde a nulla ne sappiamo
se non a forza dinduzioni, e di congetture.
[
] Conchiudo dunque, che il Tarantismo è un male, o sia
prodotto dal morso della Tarantola, dello Scorpione, o daltro
animale, ovvero da altra cagione qualunque; ed è un male, che
si guarisce colla musica, onde merita almeno desser ben esaminato
leffetto del rimedio, per renderlo vieppiù utile ad altri
mali che affliggono lumanità.